Dall’Unione Europea sembra essere arrivato il primo no al Governo Italiano circa l’estensione del meccanismo del reverse charge alla grande distribuzione, estensione prevista dalla Legge di Stabilità 2015 per migliorare i conti della stessa legge. Si ricorda, infatti, che l’art. 1, comma 629, della Legge n. 190/2014 ha esteso fino al 2018 il reverse charge anche alle cessioni di beni effettuate nei confronti degli ipermercati (codice attivita’ 47.11.1), supermercati (codice attivita’ 47.11.2) e discount alimentari (codice attivita’ 47.11.3), subordinando però tale estensione al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Unione Europea a concedere all’Italia una deroga alla direttiva IVA. Ora, appunto, sembrerebbe giungere già il primo monito da parte dell’UE, che esorterebbe il Governo italiano a trovare altre strade per recuperare le maggiori entrate.
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Reverse charge alla GDO, primo no dall’UE
27 Gennaio 2015 in Notizie FiscaliFonte: Il Sole 24 Ore
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