E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 223 del 25 settembre 2015 il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze datato 16 settembre 2015 che stabilisce le regole per l’applicazione del nuovo redditometro per gli anni d’imposta a decorrere dal 2011. L’avvio del nuovo redditometro, previsto da una legge di fine maggio 2010 e attuato da un decreto MEF del 2012, è diventato operativo solo lo scorso anno a causa della necessità di tutelare adeguatamente il trattamento dei dati personali dei contribuenti messi sotto osservazione, come ha fatto notare il garante della Privacy. Adesso si apre una nuova fase. Con il decreto appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale si guarda all’applicazione per il 2011 e per gli anni successivi. Escono ufficialmente di scena le stime delle spese che erano state basate sui dati Istat, sulle quali si erano registrate molte polemiche. Viene, poi, precisato che in presenza di informazioni afferenti a spese effettive in Anagrafe tributaria relative a elementi certi, il dato presente in Anagrafe tributaria si considera comunque prevalente rispetto a quello calcolato induttivamente. Infine, la quota risparmio formatasi nell’anno rileva al netto della quota non utilizzata per consumi e investimenti.
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Redditometro, le regole per gli anni a decorrere dal 2011
28 Settembre 2015 in Notizie FiscaliFonte: Il Sole 24 Ore
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