Dal 1980 ad oggi la pressione fiscale in Italia è aumentata di 12,6 punti percentuali, portando le sole imprese a pagare all’erario 110,4 miliardi di euro l’anno. È quanto sostiene la Cgia di Mestre, segnalando che nell’Ue solo le imprese tedesche, in termini assoluti, pagano più tasse di quelle italiane (121 mld di euro), a fronte però di 20 milioni di abitanti in più. La Cgia stima che nel 2014, come previsto nel Def approvato la primavera scorsa, la pressione fiscale raggiungerà il 44%, pari al record già toccato nel 2012, con un incremento dell’0,2% rispetto all’anno scorso. Le cause di questo nuovo record fiscale sono "gli effetti legati alla rivalutazione delle rendite finanziarie, all’aumento dell’Iva, che nel 2014 si distribuisce su tutto l’arco dell’anno, all’introduzione della Tasi e, soprattutto, all’inasprimento fiscale che graverà sulle banche, compensano abbondantemente il taglio dell’Irap e gli 80 euro lasciati in busta paga ai lavoratori dipendenti con redditi medio bassi”.
Nel 2014 la pressione fiscale sarà al 44%
19 Agosto 2014 in Notizie FiscaliArgomenti correlati
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